30/03/12

La fotografia




Continuai a viaggiare nella memoria del povero Manuel fino a imbattermi in una pagina con una fotografia che non sembrava legare con il resto: una bambina di otto o nove anni camminava su un piccolo molo di legno sporgente su una lastra luminosa di mare.
Era per mano a un adulto, un uomo con un abito bianco tagliato fuori dall'inquadratura. In fondo al molo si potevano notare una piccola barca a vela e un orizzonte infinito dove tramontava il sole.
La bambina, di spalle, era Cristina.
«Questa è la mia preferita» mormorò Cristina.
«Dove è stata scattata?»
«Non lo so. Non ricordo né il posto né il giorno. Non sono nemmeno sicura che quell'uomo sia mio padre. E' come se quel momento non fosse mai esistito. L'ho trovata anni fa nell'album di mio padre e non ho mai
saputo cosa significhi. E' come se volesse dirmi qualcosa.»
da "Il gioco dell'angelo"

"Martin portava sempre con sè una vecchia foto che amava contemplare a lungo. Vi era raffigurato un uomo vestito di bianco che teneva per mano una bambina di una decina d'anni. Guardavano il tramonto dalla punta di un piccolo molo di legno che partiva dalla spiaggia come una passerella tesa su acque trasparenti. Quando Fermin gli chiedeva della foto, Martin restava in silenzio e si limitava a sorridere prima di rimettere l'immagine in tasca."
da "Il prigioniero del cielo"

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