27/02/10

Copernico

La mattina del giorno in cui la famiglia Carver doveva partire per trasferirsi nella nuova casa, Max trova suo padre seduto in una poltrona dopo aver passato la notte in bianco. Maximilian, il padre di Max, sta leggendo un libro che parla di Copernico. Siamo nel Principe della nebbia:

"-Che leggi?- chiese Max, indicando il grosso volume.

-E' un libro su Copernico. Sai chi è Copernico? - rispose l'orologiaio.

-Guarda che io studio! Replicò stizzito Max.

Suo padre aveva l'abitudine di fargli le domande come se fosse un bambino appena nato.

-E che cosa sai di lui? - insistette.

-Scoprì che la Terra gira intorno al Sole e non il contrario.

-Più o meno. E sai che cosa significò questo?

-Problemi - rispose Max."






Nicolò Copernico

 

Niccolò Copernico (polacco) naque a Torurì il 19 febbraio 1473 e morì a Frombork il 24 maggio del 1543. La sua fama è dovuta principalmente per la sua teoria eliocentrica che ha dato inizio alla rivoluzione astronomica.

23/02/10

Cappelleria Fortuny

Nell'ombra del vento il padre di Julian Carax possedeva una cappelleria nella ronda di San Antonio e oggi in quel punto, che mantiene sempre un fascino antico, si trova un negozio di merceria e biancheria intima.





Merceria La Torre, dove Zafon poneva la Cappelleria Fortuny



"si trovava al pianoterra di un edificio cadente annerito dalla fuliggine [...] Sui vetri appannati dalla sporcizia era ancora visibile la scritta con il nome e un'insegna cigolante a forma di bombetta, che sporgeva dalla facciata, pubblicizzava modelli su misura e le ultime novità di Parigi"





Cappelleria Fortuny - mappa




20/02/10

Canaletas

Nell'ombra del vento, Daniel Sempere passa spesso davanti alla fontana di Canaletas e il periodo che lui preferisce è il mese di ottobre: "la città mostra il suo volto migliore ed è un piacere dissetarsi con l'acqua della fontana di Canaletas, che miracolosamente in quel periodo non sa di cloro".

Davanti alla fontana si trova il Cafè Canaletas, dove una domenica Daniel fa colazione con Fermin.





Fontana di Canaletas



Anche David Martin, nel Gioco dell'angelo, si siede al Cafè Canaletas per leggere i quotidiani che riportano le recensioni del libro
La casa delle ceneri, pubblicato da Pedro Vidal.

Le recensioni sono tutte positive, mentre non ce ne sono sul romanzo di Martin, I passi del cielo.

"Lasciai sul tavolino i giornali e il caffè che avevo ordinato e m'incamminai giu per le Ramblas.[...] Lungo la strada passai davanti a quattro o cinque librerie, tutte addobbate con innumerevoli copie del romanzo di Vidal. In nessuna trovai una sola copia del mio".

Al posto del Cafè  Canaletas oggi si trova un fast food.





Fontana di Canaletas - mappa

16/02/10

Jules Verne

Fermin Romero de Torres, nell'ombra del vento, è consulente bibliografico nella libreria Sempere ed in questa veste che consiglia Sandokan di Emilio Salgari (1863 - 1911) ed il romanzo di Jules Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905) L'isola misteriosa "un libro di avventura dal notevole contenuto educativo, per via delle innovazioni tecnologiche".

Verne pubblica L'isola misteriosa nel 1874 e quattro anni dopo Ventimila leghe sotto i mari, dove ricompare la figura del Capitano Nemo.





Jules Verne

14/02/10

Foix de Sarria.

Oscar è ospite a casa di Marina e nella grande cucina fanno colazione con croissant appena sfornati dalla pasticceria Foix de Sarria





Foix de Sarria

La pasticceria si trova all'incrocio tra il paseo de la Bonanova e plaza Sarria, vicino al mercato modernista.



Foix de Sarria



Il padre di Marina porge ad Oscar un vassoio pieno di quei squisiti croissant.

"Ne provi uno [...] E' la Mercedes benz dei croissant. E non si confonda, questa non è semplice marmellata, è un monumento".





Foix de Sarria - mappa

11/02/10

Il cimitero di Montjuic

Daniel Sempere, siamo nell'ombra del vento, si reca al funerale Di Nuria Monfort, la figlia del guardiano del Cimitero dei libri dimenticati. Nuria viene sepolta nel cimitero di Montjuic dove c'è sepolta anche la madre di Daniel.

"Viali di tombe e di lapidi, vicoli di mausolei coronati da angeli, a perdita d'occhio. La città dei morti era un immenso ossario di bianchi sepolcri custoditi da eserciti di statue muschiose che marcivano nel fango".




Il cimitero di Montjuic



"Prima di andarmene, attesi che il gruppo si disperdesse e che, a un cenno del sacerdote, i becchini disponessero a eseguire il loro lavoro alla luce delle lampade. Misi il fiore nella tasca del cappotto e mi allontanai, senza riuscire a pronunciare una sola parola di commiato".



Il cimitero di Montjuic - cenni

Daniel conserva anche un ricordo legato alla perdita di sua madre.

"Un pomeriggio di pioggia sul lato est del cimitero di Montjuic, guardando il mare dietro una foresta di mausolei, di croci, di lapidi incise con visi di teschi e bambini senza labbra ne sguardi, un bosco che puzzava di morte" [...] "e quell'odore di terra bagnata si portava via tutto, odore di morte e di assenza"





Il cimitero di Montjuic - mappa




08/02/10

Il Raval

Per molto tempo il Raval è stato denominato il Barrio Chino, una sorta di quartiere dove si poteva trovare il peggio: le prostitute e i loro clienti, la gente di strada e gli ubriaconi, i ladri e i delinquenti.

Siamo nel Gioco dell'angelo e David Martin s'inolta nella calle della Nueva Ramba, dove ancora oggi si può ammirare il Palazzo Guell.



Il Raval







Palazzo Guell



David cammina lungo "un corridoio di lampioni e insegne luminose fra le tenebre del Raval. Cabaret, sale da ballo e locali difficili da classificare sgomitavano su entrambi i marciapiedi con case specializzate in malattie veneree, preservativi e lavande"

Davanti al Palazzo Guell , David trova l'Ensueno del Raval, un locale specializzato in sesso e giochi d'azzardo. Il locale "occupava la parte superiore di un edificio che al pianoterra ospitava una music-hall e che annunciava con grandi locandine lo spettacolo di una ballerina inguainata in una diafana e succinta toga che non faceva mistero dei suoi incanti mentre teneva tra le braccia un serpente nero, la cui lingua bifida sembrava baciarla sulle labbra".

Davanti a palazzo Guell oggi non c'è nessun locale ma l'Hotel Gaudì. In passato dove sorge l'albergo esisteva un locale notturno, l'Eden Concert, che era effettivamente un luogo di perdizione frequentato dai rampolli della borghesia.





Calle nueva de la Rambla - mappa

06/02/10

Villa Aldaya

Daniel, nell'ombra del vento, raggiunge Villa Aldaya in tram.

Villa Aldaya era stata la residenza di Penelope Aldaya, la donna di cui si innamorò Julian Carax.

La villa si trova al numero 32 dell'Avenida del Tibidabo.

"Una cancellata in ferro battuto coperta di edera e fogliame. C'era anche una porticina. Sopra le sbarre, imprigionato tra due serpenti di ferro nero, c'era il numero 32."





Il luogo dove Zafon ha immaginato Villa Aldaya



L'interno della proprietà era in uno stato di completo abbandono e da una fontana circondata da erbacce emerge una mano di pietra.

"Più in là, tra le erbacce, si intravedeva una scalinata in marmo con i gradini rotti e coperta di detriti e foglie secche".

Anni prima Julian Carax descriveva il suo arrivo alla Villa Aldaya in un modo decisamente diverso:

"Mentre l'auto risaliva l'avenida del Tibidabo, con quelle case che sembravano cattedrali, a Julian parve di entrare in paradiso. A metà collina, l'autista svoltò e varcò il cancello di una della ville, dove un esercito di domestici era pronto ad accogliere il proprietario. Julian riuscì solo a vedere una maestosa residenza di tre piani. Non aveva mai immaginato che persone in carne e ossa potessero abitare in un posto così. Nella casa, attraversò un vestibolo a volte da cui partiva uno scalone in marmo con pesanti tendaggi di velluto ed entrò in una grande sala con le pareti completamente tappezzate di libri".





Villa Aldaya - mappa

02/02/10

Il palazzo della mezzanotte


Tradotto e in uscita ad aprile 2010 per le edizioni Mondadori, il secondo romanzo di C.R. Zafon "Il palazzo della mezzanotte".
Questo romanzo fa parte insieme al Principe della nebbia (pubblicato in Italia da Sei frontiere ma Mondadori ne sta curando una nuova edizione) e Las luces de septiembre (ancora non tradotto ma anche questo uscirà con Mondadori) della cosidetta triologia della nebbia, che raccoglie i primi tre romanzi dello scrittore.

Una storia d'amore e morte, di pazzia e di vendetta

Calcutta, 1916. Una locomotiva infuocata squarcia la notte portandosi dietro un carico di morti innocenti. Sotto una pioggia scrosciante, quella stessa notte, un giovane tenente inglese sacrifica la vita per portare in salvo due gemelli neonati inseguiti da un tragico destino.
Calcutta, 1932. Ben, il gemello maschio, compie sedici anni, lascia l'orfanotrofio St. Patricks e festeggia l'inizio della sua vita adulta. È anche l'ultimo giorno della Chowbar Society, un club segreto che conta sette orfani come Ben, riunitosi per anni allo scoccare della mezzanotte sotto un tetto di stelle, nella sala principale di un antico edificio in rovina, il Palazzo della Mezzanotte.
I sette ragazzi sono sicuri che quella sarà la loro ultima notte insieme, ma il passato bussa alla porta di Ben: la bellissima gemella che non sapeva di avere entra nel Palazzo con una pazzesca storia da raccontare. Le braci dell'incendio di sedici anni prima ricominciano ad ardere. Per tre interminabili giorni i membri della Chowbar Society cercano di decifrare ciò che si nasconde dietro al passato di Ben e di sua sorella, mentre combattono contro un secondo terribile incendio appiccato da un'ombra misteriosa. E, quando ormai l'inferno sembra aver preso il sopravvento e il compiersi del destino inevitabile, il fuoco all'improvviso si spegne... e una candida neve scende sulle strade di Calcutta.