Barcellona,
1941
Stava
facendo buio quando Fermin scese dal treno alla stazione Francia.
La
locomotiva aveva sputato fuori una nube di vapore e di fuliggine che strisciava
sulla banchina e velava i passi dei viaggiatori che scendevano dopo
il lungo percorso.
Fermin si unì a quella marcia silenziosa verso l’uscita,
tra gente infilata in vestiti cenciosi che trascinava valigie chiuse
con le cinture, vecchi precoci che portavano tutti i propri averi in
un fagotto e bambini
dallo sguardo e dalle tasche vuote.