"Quando arrivammo ai confini del Raval la nebbia invadeva i vicoli, appena rischiarata dalle luci di tuguri e squallide bettole. Ci eravamo lasciati alle spalle l'allegra animazione delle Ramblas e ci addentravamo nel quartiere più miserabile della città. Non c'era traccia di turisti o di curiosi. Sguardi furtivi ci seguivano da portoni maleodoranti e da finestre ritagliate su facciate che si sgretolavano come l'argilla. L'eco dei televisori e delle radio rimbombava in quei canyon di miseria, senza mai oltrepassare i tetti. La voce del Raval non arrivava al cielo"
El Raval - mappa
Mi piace moltissimo questo blog. Ormai rivivo le pagine lette con entusiasmo vero.
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